Due rose fresche, et colte in paradiso
l'altrier, nascendo il dì primo maggio,
bel dono, et d'un amante antiquo saggio,
tra duo minori egualmente diviso
con sì dolce parlar er con un riso
da far innamorare un buom selvaggio,
di sfavillante et amoroso raggio
et l'un et l'altro fè cangiare il viso.
- Non vede un simil par d'amanti il sole-
dicea, ridendo et sospirando insieme;
et stringendo ambedue, volgeasi a torno.
Così partia le rose et le parole,
onde 'l cor lasso anchor s'allegra er teme:
o felice eloquentia, o lieto giorno!
Francesco Petrarca
Il sonetto si riferisce a un giorno di primavera,
quando , un uomo non più giovane, raccolse
due rose dal giardino donandole a Petrarca e Laura,
definendoli una coppia di amanti insuperabili.
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